Situata a circa 20 km dal centro di Padova, nella parte settentrionale
della provincia, Piazzola sul Brenta deve la sua fama sia al complesso
monumentale seicentesco di Villa Contarini – esempio fra i più maestosi
di residenza nobiliare di campagna – sia ai successivi interventi di
riassetto urbanistico realizzati nell’Ottocento sotto la guida
dell’imprenditore illuminato Paolo Camerini, che diede luogo a una
comunità agricola e industriale economicamente autosufficiente. Terra di
migrazione durante i decenni centrali del secolo scorso, Piazzola ha
recentemente riacquistato una propria dimensione territoriale quale meta
turistica privilegiata per la qualità architettonica del patrimonio
storico edificato come anche per le iniziative di carattere culturale
ospitate.
In questo contesto di rinnovato interesse per i tesori custoditi dal
territorio veneto e per le potenzialità insediative dei borghi di
provincia, si inserisce l’intervento di attento recupero e rifunzionalizzazione recentemente condotto con prodotti HD SYSTEM, sui magazzini dell’ex Jutificio Camerini dallo Studio Negri & Fauro Architetti Associati di Camposampiero (PD).
Villa Contarini, struttura autosufficiente immersa nel parco e
circondata da attività di carattere agricolo funzionali al mantenimento
della piccola corte, fu senz’altro fra i principali riferimenti ideali
per il nuovo insediamento di ispirazione filantropica realizzato da
Paolo Camerini quando, alla metà del XIX sec., acquisì con la sua
famiglia il possesso della suggestiva residenza ex-nobiliare. Piazzola
sul Brenta fu così trasformata in un operoso villaggio operaio che
comprendeva anche i principali edifici di interesse collettivo, nel
quale l’industria – fra cui una fabbrica per la lavorazione della juta –
coesisteva con l’autoproduzione dei generi alimentari da parte degli
operai.
Recentemente un piano particolareggiato di iniziativa pubblica ha ridato
slancio alla zona, grazie alla fruttuosa attivazione di sinergie tra
pubblico e privato. Fra le attività intraprese, il recupero dell’ex
jutificio costituisce un interessante esempio di rifunzionalizzazione
dei superstiti fabbricati di archeologia industriale. Il sedime
orientale dell’opificio, precedentemente destinato all’attività
produttiva, è stato restituito alla fruizione pubblica riconvertendolo
per funzioni espositive, fieristiche e di ristorazione; l’area
occidentale, che comprendeva i magazzini dei prodotti, è stata
ridestinata alla residenza.
Ma dai, la foto che hai messo qui sopra è dove
RispondiEliminaespongo anch'io!!
Allora domenica ci vediamo, o vieni tu,
o vengo io.
Grazie di essere passata
Susy x